sabato 21 dicembre 2013

"STAND UP" FINISCE, LA RIVOLUZIONE NO

Un'altra stagione è finita.
Un altro traguardo si aggiunge a quelli già portati a casa.
E nel cuore resta la soddisfazione dei passi avanti fatti.

Finisce la stagione di STAND UP che Meladailabrianza ha realizzato al Bloom.
E di acqua sotto i ponti ne è passata.

Tutto è partito in ottobre con la presentazione del disco di Sara Velardo e del video "Il mio amore immenso", alla cui realizzazione Meladailabrianza ha collaborato e creduto fin dall'inizio.
Tutto è continuato con la presentazione di OHANA #significafamiglia in novembre e una serata di dibattito e confronto
Tutto è finito ieri sera con la proclamazione del vincitore del contest fotografico di "Io ci metto la faccia": Emma Marra, che, Meladailabrianza spera, non debba mai più sentirsi sola.

Una stagione ricca. Di tutto.
Ricca di progetti. Ricca di speranze. Ricca di amici e impegni che Meladailabrianza non vede l'ora di ottemperare.

Grazie a chi ha suonato ieri sera: grazie a dj Anj e grazie a dj Yaribde.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa stagione: grazie a Sara Velardo, grazie a Disagiati² - al cubo, grazie a Miss Cappa, grazie a Francesca Vecchioni, grazie ad Anna Paola Concia, grazie a Eleonora Dall'Ovo, grazie a Pierluigi Gallucci, grazie a Le Cose Cambiano, grazie a Paolo Agrati, grazie a Mary K & ShenerDj.
Grazie a chi ci ha accompagnato sempre: grazie a EM Photoproject, grazie a Gp, grazie a Maya Luna e grazie al Bloom che ormai da due anni ci mette un tetto sopra la testa.

Ma il grazie va soprattutto a voi, che ci avete accompagnato per tutta la stagione e che avete creduto in noi.

STAND UP #significachelarivoluzioneèiniziata e non finirà presto.
"Per ottenere diritti, bisogna avere visibilità. Per ottenere visibilità, bisogna metterci la faccia". Continuate a metterci la faccia sempre, tutti i giorni. E non smettete di mandarci fotografie. Chissà che non ci scappi una mostra.


Ora ci vuole un po' di sano relax. Che di sano non avrà nulla. E nemmeno di relax.

STAY TUNED. Se ne vedranno delle belle.


lunedì 16 dicembre 2013

"LIMONARE VINCIT OMNIA" [cit.]

"Le ''Sentinelle in piedi'' sono un gruppo nato per manifestare contro la legge Scalfarotto contro l'omofobia perché "noi siamo contro ogni forma di violenza, ma anche contro la reintroduzione del reato d'opinione". Hanno scelto lo strumento della veglia per manifestare il loro dissenso, "una protesta silenziosa perché è già stato fatto troppo rumore, e con i libri in mano, per dimostrare che ci teniamo informati". Tra loro, anche esponenti di Forza Nuova, che negli scorsi giorni avevano annunciato la loro partecipazione dai siti delle varie sezioni. Fuori dalla piazza, blindata da 60 agenti, un gruppo di associazioni culturali, che ha contestato l'evento con baci tra ragazze e canzoni (video di Elena Peracchi)".
Video di Repubblica, 15 dicembre 2013.

Poche righe per raccontare quello che è successo domenica 15 dicembre in Piazza San Fedele a Milano. Forse troppo poche per raccontare quello che è successo.
Dire che le "Sentinelle in piedi" manifestano contro la legge Scalfarotto rischia di fare confusione: uno può finire per farsi un'idea molto sbagliata di quello che questi pensano. Il loro volantino descrittivo dell'evento di domenica recita così:
"Con questo disegno di legge rischia di essere accusato di omofobia: chiunque affermi pubblicamente che la famiglia naturale è fondata sull'unione tra uomo e donna; chiunque si esprime pubblicamente come contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alle adozioni. Soltanto esprimendo la propria opinione con questo disegno di legge si rischia di essere denunciati e di finire in carcere". Già, che rischio.

E così la silenziosa manifestazione delle "Sentinelle in piedi" (quelli che "la legge contro l'omofobia non serve perché in Italia non esistono dati che confermino le aggressioni ai danni degli omosessuali") è stata contrastata da un'altra manifestazione, forse non altrettanto silenziosa (visto che è stata intonata una sgolata "Maledetta primavera") ma sicuramente più umana.
Baci. Baci. Baci. I baci hanno sempre smosso il mondo. 
E così han fatto anche stavolta.

E allora domanda "Beh, com'è andata alla fine?", la risposta sono solo le immagini.

"Essere in 20 e disturbare come 200", ha detto qualcuno.
"L'ignoranza e la disinformazione deve essere contrastata", ha scritto qualcun altro.

Ma la verità è solo una: "Limonare vincit omnia".


domenica 15 dicembre 2013

STAND UP #significachelarivoluzioneèiniziata

Ed eccoci arrivati alla fine.
La fine di una stagione, ma solo l'inizio della vera rivoluzione.

Un altro pezzettino di arcobaleno è stato piantato in Brianza e, chissà, che non sia la volta buona che fiorisca. Perchè le cose cambiano, se sono le persone a volerlo, si è detto così tante volte.


Dopo la presentazione della campagna a sostegno dell’omogenitorialità, OHANA #significafamiglia, e la sua diffusione e affisione, Meladailabrianza torna al Bloom venerdì 20 dicembre per il rush finale: Stand Up - Fuori c'è la Rivoluzione Vol. III.
Ci sarà il solito casino.
A gridare dal palco e dalla consolle ci saranno Dj Anj, MeLaDaiLaViviana e dj Yaribde.
Solito visual set di Gp. Solito photoset di Em Photoproject.
Sempre Maya Luna. Ancora Miss Cappa.

Insomma, tutto come sempre. Ma niente è rimasto uguale.
Perchè STAND UP #significachelarivoluzioneèiniziata.

E perchè questo vento di rivoluzione non smetta di soffiare, Meladailabrianza indice un contest fotografico: "Io ci metto la faccia perchè …". Fatti una foto, spiega perchè tu ci metti la faccia affinchè le cose cambino e postala nell'evento di Stand Up Vol. III.
I vincitori saranno premiati durante la serata.


“Per ottenere diritti, bisogna ottenere visibilità.
Per ottenere visibilità, bisogna metterci la faccia”.

Noi ce l'abbiamo messa. E tu?


giovedì 28 novembre 2013

SARA VELARDO & MLDLB: AMORE IMMENSO


Ne son successe di cose venerdì 22 novembre.
Una delle date epocali per Meladailabrianza.

A mezzodì di quel giorno è stato pubblicato il video di Sara Velardo "Il mio amore immenso", realizzato da Giada Canu con la collaborazione di Meladailabrianza.


I giovani volti brianzoli e non si sono prestati alle telecamere per un'interpretazione a dir poco da Oscar. Accompagnati da una voce delle più promettenti che ci sia in giro: Sara è anche vincitrice del premio MEI “Musica contro le Mafie” con "'Ndrangheta". Mica niente.

Il video racconta cinque storie: Marta, Marco, Anna, Mario e Giulio.
Chi siano non importa. 
Sono chiunque.
E hanno vite normali. 
E felici, adesso.
E amano.

"Questa canzone è nata di getto - racconta Sara - come una semplice canzone d'amore, cosa che, in fondo, è. Davanti all'amore siamo tutti uguali, tutti fragili, tutti forti. Nessuno si deve vergognare, nessuno deve avere paura di essere omosessuale o scambiato per tale. Perché la felicità è un diritto di tutti”. 
Il singolo "Il mio amore immenso" è contenuto nell’EP Polvere e Gas: sì, quello presentato durante la serata di ottobre di Meladailabrianza.


Il ritornello, il più orecchiabile del mondo tra l'altro e contagioso peggio che in Resident Evil, recita che: "Anche se mi chiamano frocio, mi guardano male, non posso evitare di ridere da quando ho scoperto che sei tu il mio amore immenso".
Perchè sì, l'amore esiste.

E perchè la felicità è un diritto di tutti.
E Meladailabrianza, come sempre, ci mette la faccia per la felicità di tutti.


Ah sì, venerdì 22 è anche stata presentata OHANA#significafamiglia.


sabato 16 novembre 2013

STAND UP & OHANA

Abbiamo promesso la rivoluzione. E ora arriva.
Venerdì 22 novembre si svolgerà presso il Bloom di Mezzago la serata Stand Up - Fuori c'è la Rivoluzione Vol. II e sarà una serata di puro orgoglio.




Meladailabrianza ha lavorato tanto a questi mesi ad un progetto grande ed importante, un tassello fondamentale nell'avanzamento verso il cambiamento di cui questo nostro mondo ha bisogno. Ed è per questo che quel venerdì verrà ufficialmente presentata la campagna "OHANA #significafamiglia" a sostegno dell'omogenitorialità.
La campagna è stata sviluppata sulla base di ricerche scientifiche e testimonianze di vita e per questo la serata vedrà sul palco personaggi che aiuteranno a capire tutto meglio.

Saranno ospiti la politica Anna Paola Concia, Francesca Vecchioni, il Dott. Pier Luigi Galluci (Psicologi Arcobaleno di Torino), Francesca Pardi, autrice del libro "Piccolo Uovo", e la redazione di “Le Cose Cambiano”. Moderatrice della chiacchierata la speaker di Radio Popolare, nonché attivista omosessuale da tanti anni, Eleonora Dall’OvoL'intenzione è quella di creare una serata di incontro per potersi raccontare e conoscere meglio, in un clima di curiosità.
E dulcis in fundo, la brianzola arma segreta, l’attore e poeta Paolo Agrati, che leggerà alcuni contributi dal libro di “Le Cose Cambiano”.

Ci sarà spazio anche per il solito divertimento.
In consolle Mary K & ShenerDj.
Gp vj al visual set. EM Photoproject al photoset.

Maya Luna dappertutto. E Miss Cappa, pure.


Perchè la famiglia è un diritto di tutti.


lunedì 4 novembre 2013

EMOZIONI PER POSTA VOL. II

La inbox di Meladailabrianza aveva già regalato emozioni forti.
Ne regala ogni giorno, a dire il vero. 
Anche se certe volte in particolare colpisce direttamente al cuore.

Cari amici di Meladailabrianza,
Vi scrivo per complimentarmi per la presenza, credo forse per la prima volta in Brianza, di un gruppo organizzato per la difesa e la promozione dei diritti delle persone LGBT. Chi vi scrive e' un brianzolo omosessuale che se ne andò  da Concorezzo oltre vent'anni fa' e vive felicemente sposato (civil-partnered per ora, sposato, sperabilmente, dall'anno prossimo) in Inghilterra.
Quando mi unii in civil-partnership con mio marito, quasi otto anni fa', scrissi un articolo per arcigay, che poi fu ripreso da Il Cittadino di Monza e Brianza - la prima volta erroneamente e la seconda con le mie correzioni.
Credo che ciò che stiate facendo sia validissimo, perché  solo la visibilità  può  essere foriera di diritti civili, anche per quelle persone - ed io ne conoscevo almeno una - che si sono private della vita a causa dell'omofobia.
Forza e coraggio.
Massimo

Massimo Redaelli ha deciso di scrivere queste righe ispiratrici a Meladailabrianza e l'orgoglio, insieme alla commozione, ha preso il sopravvento.
Per Meladailabrianza è importante sapere di poter raggiungere persone vicine e lontane e di poter fare la propria parte in questo mondo per cercare di cambiare questa società. O almeno di provarci. La Brianza è dura da vivere, ma Meladailabrianza sta cercando di fare il suo meglio per renderla un posto migliore.

Meladailabrianza dice tutti i giorni è che "People have the power": il contributo di tutti è importante e fondamentale per la costruzione di una società migliore e ci ha fatto onore che le righe scritte da Massimo fossero uno dei mattoni di questa costruzione.

Come diceva il Poeta, "Io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole". 
E le viole siete voi, giovani, più giovani di me che cercate di rendere migliore la società in cui vivete.

Anche questo ce l'ha detto Massimo. Eh.


mercoledì 30 ottobre 2013

"E' GIUSTO CHE IO ABBIA DEI FIGLI? AL 1000%"

Sta conquistando il pubblico con la sua musica, la sua ironia, i suoi doppi sensi e il suo parlare italiano meglio di Simona Ventura, ma quello che oggi ha fatto impazzire il web è la stata la sua intervista a Vanity Fair, in edicola oggi.
Mika, al secolo Michael Holbrook Penniman Jr., la rivelazione di X Factor Italia di quest'anno, non ha problemi a parlare di omosessualità (la sua soprattutto, dichiarata lo scorso anno): perché "essere gay non è reato".

Si sente pronto ad avere una famiglia? 
«Forse sì, forse no. Ma se mi proietto nel futuro, mi vedo con un sacco di bambini». 
Un sacco? 
«Il numero giusto è 4 o 5. Vengo da una famiglia numerosa e vorrei crearne una simile». 

Il cantante ha rilasciato un'intervista al settimanale usando parole davvero interessanti.
Al limite dell'ovvietà, per alcuni. Spiazzanti per altri.

In Italia siamo ancora indietro. 
«Sì, è incredibile l'influenza della Chiesa. Ma se l'omosessualità non è un reato, allora che c'è di male nella parità dei diritti?». 

Il desiderio di metter una famiglia con il compagno che ama da sette anni è decisamente comprensibile: doversi scontrare con le teorie contro l'omogenitorialità è una dura battaglia, ma le sue parole sono l'ennesima riprova di quanto sia naturale il bisogno di avere, amare e crescere un figlio (in questo caso "un sacco di figli", come dice lui).
E come al solito torna la "noiosa" questione della parità dei diritti. Banale, vero?

Lei, vuole sposarsi? 
«Se intende il matrimonio classico in chiesa, no. Ma se la domanda è: voglio avere gli stessi diritti di una coppia sposata? Sì, al cento per cento. Voglio prendermi un impegno? Sì, al cento per cento. Voglio affrontare le conseguenze del rompere quell'impegno? Sì, al cento per cento. Penso sia giusto che io abbia dei figli? Sì, al mille per cento. Penso di essere in grado di dare a un figlio amore e una buona educazione, un ambiente accogliente e libero? Sì, al mille per cento. Non ho alcun dubbio. E chi dice che ho torto non sa cosa dice, è un povero sciocco». 

Amore è impegno. Serve dire altro?


mercoledì 23 ottobre 2013

A MEZZAGO ARRIVANO I REGISTRI

Potrebbe sembrare una strana coincidenza.
Ma venerdì 25 ottobre Meladailabrianza approda a Mezzago e giusto qualche giorno prima dell'ingresso trionfale in città approvano i registri delle unioni di fatto e delle convivenze.

Sarà anche una coincidenza, ma la notizia è sensazionale.

Nel Consiglio Comunale di ieri, martedì 22 ottobre, è stata promossa l'approvazione delle disposizioni e dei criteri istituzione del registro amministrativo delle unioni di fatto e delle convivenze: come suona bene.

Nella città che regala i natali al Bloom, già il Consiglio Comunale del 14 marzo 2013 così dichiarava: "Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad approntare ogni atto e procedura necessari per rendere operativi entro 6 mesi i registri delle “unioni civili” [...]; invita il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere e sostenere iniziative pubbliche di dibattito e confronto sulle tematiche oggetto del presente atto, in ogni forma ritenuta utile e adeguata". E finalmente ieri, l'approvazione definitiva.

Ok, ora ci vorrà qualche tempo prima che sia effettivo davvero il registro.
Però che roba.

La cerchia di Comuni brianzoli che apre le porte a tutte le coppie si allarga ancora. 

Monza aveva detto il suo sì il 27 febbraio 2013.
Arcore ha sposato definitivamente la causa il 21 aprile 2013.
Vimercate sanciva la sua decisione il 30 aprile 2013.
Carnate si univa alle altre il 7 maggio 2013.

E adesso anche Mezzago.


Come si era già detto, pare proprio che BRIANZA HAVE THE POWER.


mercoledì 16 ottobre 2013

STAND UP & DO THE REVOLUTION!

Che dire? Siamo tornati.
Due parole che possono mettere tanto terrore quanto entusiasmo.

Riapre la stagione invernale di Meladailabrianza e si parte col botto.
Sì, perchè, se non si fosse sentito, FUORI C'E' LA RIVOLUZIONE.
E ora la si porta anche dentro. Dentro al Bloom e dentro di voi.

Meladailabrianza presenta la prima serata di STAND UP.

Un evento che porta con sè tutti gli strascichi di un'estate piena e le aspettative di un inverno fruttuoso. Come recita l'evento, di motivi per fare la rivoluzione ce ne sono: l'omofoba legge contro l'omofobia e la farsa di Ines Brambilla sono solo due delle battaglie contro cui ci si è scagliati negli ultimi tempi. 

Ora si torna agguerriti e non sono ammesse distrazioni.


Ecco quello che dicono i nostri amati Marta sui Tubi e c'hanno ragione.

A far partire la rivoluzione venerdì 25 ottobre ci saranno ospiti d'eccezione.
Sara Velardo, cantautrice alla presentazione della sua seconda fatica discografica dal titolo "Polvere e gas". Con il singolo "Il mio amore immenso", al cui video ha partecipato Meladailabrianza al completo, farà tremare il Bloom raccontando la potenza dell'amore.
MeLaDaiLaViviana sfida IsaTheDrummer in un live set dal sapore primitivo e caldo. Isa con le sue percussioni seguirà Viviana nel suo folle dj set per una combo dagli effetti esplosivi.
I Disagiati² - al cubo, al secolo Maria Goretti Lupa & Sa' Moshcariellow, daranno sfogo alla pazzia delle loro menti in un dj set che farà perdere il fiato.
Il visual set farà perdere la cognizione dello spazio e del tempo.
EM Photoproject, invece, immortalerà questo spazio e questo tempo.
Maya Luna con le sue paillettes farà girare la testa.
E una certa Miss Cappa ha ammantato di mistero il suo nome e le sue intenzioni.


La rivoluzione si fa in tanti. E noi lo siamo.


venerdì 11 ottobre 2013

LE PERSONE HANNO IL POTERE. IL POTERE DI CAMBIARE LE COSE. Coming out day

Le Cose Cambiano. L’avevamo scritto.

Le Cose Cambiano. Ora ve lo diciamo.


In occasione del secondo Coming Out Day Meladailabrianza festeggia, il venticinquesimo per il resto del mondo, non si poteva non gridare al mondo che le cose cambiano e stanno cambiando.
Lo scorso anno era stato prodotto un video per celebrare la giornata, nel quale Viviana aveva messo a nudo se stessa: “Sarò io la prima a raccontare al mondo intero la presa di coscienza del mio essere omosessuale, perché è rivelando la propria identità che si può raggiungere la vera felicità”, diceva.


Quest’anno a lanciare il messaggio di speranza di Meladailabrianza sarà di nuovo un video, prodotto per il portale di Le Cose Cambiano, per unire le nostre voci e farle diventare più forti.

Perchè per avere diritti, bisogna metterci la faccia.





lunedì 30 settembre 2013

INES BRAMBILLA SMASCHERATA! IL CASO E' CHIUSO.


''Centro La Rinascita. Terapie riparative. Dall'omosessualità si può guarire.''



Negli ultimi mesi ci siamo imbattuti sulla bacheca della ''Dottoressa'' Ines Brambilla.

''Ines Brambilla Sono laureata, sono psicoterapeuta, e sono anni che esercito la mia professione.''

Che a suon di:

Maledetti deviati;
Grazie a Dio ci sono ancora presidenti come Vladimir Putin;
L'ho detto, lo dico e lo ripetero' fin quando esalero' l'ultimo respiro:  questa gente e' malata;
Perversione, disagio e immoralità. Tutto questo non lo considereremo mai NORMALITA';
si è fatta notare da una grande fetta di comunità LGBTQI del web.
Insulti, segnalazioni, persone bannate, post e richieste di spiegazioni, hanno riempito la sua bacheca di facebook in questi ultimi mesi.

Noi abbiamo preferito osservare senza far rumore. Il nostro scopo era quello di capire con cosa e chi avevamo a che fare e di dare supporto a quei ragazzi (molto giovani) che chiedevano aiuto e che a lei affidavano la loro guarigione.
A noi pero’, è bastato poco per scoprire  ‘’LA FARSA’’

Iniziamo col dire che, con una semplice ricerca effettuata sul sito dell’Albo Psicologi Nazionale, non esiste nessuna iscrizione a suo nome e che quindi, questa persona non è abilitata a esercitare la professione di psicologa.
Un’altra cosa semplice da provare è che i sei account di ragazzi che la seguono da sempre sulla sua pagina personale, sono evidentemente fake.
Basta fare una semplice ricerca iconografica, per capire che le foto utilizzate per creare questi profili, sono state rubate dal web. (Noi per questioni di privacy non le diffonderemo).
Un’altra cosa semplice da verificare è la data con cui queste foto profilo sono state caricate, su sei account, abbiamo riscontrato che l’immagine profilo è stata caricata per tutti nella data del 29 Luglio 2013 (che coincidenza).


Detto questo, si intuisce che sono profili creati per dare credibilità a un’attività che in realtà non esiste.

Non esiste nessun Centro La Rinascita, non esiste nessuno dei psicologi che lei cita come suoi collaboratori e non esistono neanche i docenti che a detta sua, tengono lezioni sulle terapie riparative.

Nessuno di noi le aveva mai dato troppa credibilità, ora piu’ che mai.
Abbiamo a che fare con uno dei tentativi di fake piu’ ridicoli mai visti.
Abbiamo provveduto a segnalare il tutto alla polizia postale e ci auguriamo che al piu’ presto si provveda a segnalare o bloccare questa persona.


PS: ‘’Famiglia di serie B’’ a Viviana non era proprio andato giù.





domenica 22 settembre 2013

LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA, DICE? MMM, VABE'!

228 sì, 57 no e 108 astensioni.
Questo l’andamento dell’approvazione in prima lettura del testo sull’omofobia e la transfobia discusso giovedì scorso alla Camera.

Giovedì 19 settembre si discuteva la creazione della legge contro l’omofobia e la transfobia, che prevedeva l’estensione della legge Mancino, e in questo Belpaese di “ma” e “se”, nulla è andato come previsto. O almeno sperato.

Ma cominciare dall’inizio, chiarirà le idee.

È il 1993, quando viene introdotta la Legge Mancino (dal nome dell'allora Ministro dell'Interno che ne fu proponente) che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.

Inizia la discussione per l’estensione di questa legge ai reati di stampo omofobico e transfobico.

È il 2009, quando Anna Paola Concia, deputato del Partito Democratico, presenta a riguardo un disegno di legge che viene dichiarato incostituzionale dalla maggioranza della Camera perché l’espressione “orientamento sessuale” contenuta (peraltro già sancita in trattati internazionali, risoluzioni del Parlamento Europeo e leggi italiane) è ritenuta equivoca in quanto comprende zoofilia, sadismo e masochismo, ma anche inclinazioni illegali quali necrofilia e pedofilia.

È il 2011, quando Anna Paola Concia ci riprova. Si discute un secondo disegno di legge, di nuovo rigettato per incostituzionalità perché con esso i gay acquisirebbero un trattamento più favorevole rispetto ad altre categorie di cittadini.

È giovedì 19 settembre 2013, quando si torna alla Camera per la discussione dell’estensione della Legge Mancino. 

È giovedì 19 settembre 2013, quando l’onorevole Gregorio Gitti di Scelta Civica propone un subemendamento (1.61) alla legge:
Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente, ovvero assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni.
Approvato.

È giovedì 19 settembre 2013, quando viene presentato anche un secondo emendamento, l’1.76, sempre da Scelta Civica, che riguarda il licenziamento dal posto di lavoro per omosessualità. Rigettato.

È giovedì 19 settembre 2013, quando l’onorevole del Partito Democratico, Ivan Scalfarotto (omosessuale dichiarato), difende la bontà del subemendamento Gitti.

È giovedì 19 settembre 2013, quando alla Camera viene approvata una legge omofoba contro l’omofobia e la transfobia.

La legge contro l’omofobia e la transfobia, estensione della legge Mancino, è stata snaturata insieme al suo testo di appartenenza.
La richiesta di tale estensione riguardava l’inserimento della tanto nominata “aggravante”.
Per circostanza aggravante o semplicemente aggravante si intende un elemento di fatto o una situazione che può accompagnare l'azione o l'omissione illecita prevista come reato e che il legislatore ha preso in considerazione come motivo di aumento della pena.
Quindi l’aggravante è una situazione che richiede prove per essere accertata e che solo quando lo sia stata, comporta l’aumento della pena.
Il principio dell’aggravante viene travisato da sillogismi tipo: “Allora prima di picchiarti devo chiederti se sei gay”, perché l’aggravante entra in gioco nel momento in cui non ci siano motivi apparentemente validi per giudicare l’aggressione.
La violenza scaturita da ciò che si è deve essere punita maggiormente rispetto alla violenza scaturita per ciò che si è fatto.
“Ti picchio perché mi hai spinto (gay o no che tu sia)” è un conto.
“Ti picchio perché sei gay (che mi abbia spinto o no)” è un altro.

L’aggravante è stata presentata alla Camera, purtroppo, in associazione ai sopracitati emendamenti. Quindi votarla avrebbe significato anche dare il voto all’emendamento 1.61.
Ma cosa dice in realtà l’emendamento 1.61? Con il testo presentato si va a dare tutela a tutte quelle realtà il cui libero pensiero professa l’omofobia o la transfobia. Vengono tutelate tutte quelle situazioni che svolgono attività di natura politica (Forza Nuova, ad esempio, che non più
tardi di qualche tempo fa tappezzava Roma con slogan che recitavano “Io sto con Putin”), sindacale, culturale (è noto ai più l’orientamento dell’associazione culturale di Casa Pound), sanitaria (psicologi che pubblicizzano terapie riparative), di istruzione o di religione o di culto (purtroppo è noto il punto di vista di molti esponenti dell’ecclesia). Vengono quindi escluse dalle conseguenze di questa legge tutte quelle realtà che sono alla base dell’informazione e della crescita culturale.
Hai voglia Scalfarotto a convincere il popolo che si tratta di “una norma di garanzia che protegge omosessuali e transessuali e chiarisce che nessuno vuole punire la libertà di opinione”.
A nessuno è mai venuto in mente che la libertà di opinione fosse violata, mentre la legge Mancino era in vigore. Ora invece stranamente ce ne si preoccupa.
C’è forse bisogno di specificare ulteriormente un diritto sancito sia dall’art. 21 della Costituzione Italiana sia dall’Art. 10 della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali? C’è forse una legge che ulteriormente specifica l’art. 3 della suddetta Convenzione, che recita che “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti”?
Forse no. Perché non ce n’è bisogno.
Nel caso della liberta d’opinione invece sì. Qualcuno lo ha sentito stranamente necessario.

Strano è anche l’aggettivo che ben si confà a questo clima di silenzio e omertà che da giovedì ha smorzato le voci di chi invece si è sempre battuto per questa legge e per questo tipo di diritti. 
Giovedì 19 settembre 2013 doveva essere un giorno di conquista, invece è stato un giorno di lutto. I colori del quale sono mancati su molti volti.

Meladailabrianza il lutto lo ha indossato e continuerà a farlo fino a che non verrà approvata una legge giusta che tuteli i diritti di chi persona lo è da sempre.
L’ultimo barlume di speranza risiede nei seggi del Senato: che blocchino questa legge anticostituzionale e che ripristinino la legge Mancino così com’era con l’estensione del reato all’aggravante sopra citata.


Perché una persona senza diritti è una persona morta.


martedì 17 settembre 2013

LA RUSSIA E L'ESERCITO ANTI-GAY

Omofobia interiorizzata. Se n’era già parlato. Ma ora ha proporzioni cosmiche.
La paura irrazionale e incontrollata dell’omosessualità pare sia l’unica spiegazione al silenzio della popolazione russa di fronte alla situazione del mondo omosessuale nella nazione europea più estesa. 
L’equazione sembra facile: ignoranza + propaganda di stato + propaganda della chiesa ortodossa.
Et voilà ecco il safari a caccia di gay
O anche la proposta di bruciargli il cuore. Manco fossero vampiri.

La Russia sta versando da tempo in condizioni a dir poco disumane e la politica omofoba di Putin non poteva che dare vita una nuova (e soprattutto, legalizzata) via per delinquere: vengono create reti per adescare adolescenti gay che vengono poi picchiati e torturati da criminali che si definiscono "guerrieri" che si vantano delle proprie violenze con immagini e video in un clima di totale omertà e silenzio. In Russia e nel resto dei paesi dell’est europeo, si starebbe costituendo una sorta di esercito “anti-gay”, dedito a braccare, insultare e letteralmente torturare i giovani omosessuali russi. In tutto questo il governo russo non solo non sembra prendere nessuna contromisura per bloccare questi atti di violenza, ma sembrerebbe quasi approvarli, dal momento che il profilo del capo di questo movimento, Maxim Martsinkevich, è pubblico e i video sono facilmente rintracciabili in rete.

L’istituto del Russian Public Opinion Research Centre ha condotto un’indagine dalla quale sarebbe emerso che il 51% dei cittadini russi dichiara che in nessuna circostanza sarebbe disposto ad avere un vicino di casa o un collega di lavoro gay.
Il 51 %. In nessuna circostanza. Da brivido.
Su un campione di 1600 persone a rappresentanza delle 45 regioni che compongono il Paese, il 77% degli intervistati si è dichiarato cristiano ortodosso, il 6% mussulmano e il 6% ateo. Ma ciò non sarà di certo la scusante.

“Ci sono un sacco di gruppi di estrema destra e un sacco di attivisti cristiani ortodossi che si presentano agli eventi lgbt per attaccare e aggredire violentemente i manifestanti - dichiara l'attivista lgbt Anna Grigoryeva - questo è stato praticamente sancito dallo stato e la polizia non li arresterà di certo”.

Chi si sorprende? E chi farà qualcosa?


giovedì 12 settembre 2013

VENEZIA, CHE CINEMA!

Venezia. Il lido. Il cinema.
Si chiude la settantesima Mostra del Cinema e guardandola da lontano non si può far altro che constatare la cospicua collezione di quest’anno di pellicole con protagonisti gay, lesbiche o transessuali nei ruoli più diversi. Anzi, a dirla tutta erano ben nove i film a tematica omosessuale o legati alla queer culture a contendersi il Queer Lion Award.
Possiamo pure dire che la 70a Mostra del Cinema di Venezia ha avuto un suo vero e proprio lato gay.


E allora, ricapitoliamo. Il premio come Miglior Film con Tematiche Omosessuali e Queer Culture dell’edizione 2013 è stato eletto "Philomena" di Stephen Frears, perché è omosessuale il figlio ritrovato della protagonista (che parla di lui descrivendolo con l’apparente rindondante aggettivo di “gay omosexual”, ovvero un omosessuale felice). Premiato, con qualche ora di anticipo sul Leone d’Oro, dalla Senatrice Josefa Idem, ex Ministro alle Pari Opportunità, il film fa davvero la sua scena: “Aids ed omofobia sono trattati con delicatezza e realismo”, dicono sul web e perché non crederci. Tutta l’ammirazione (personale, della scrivente, ovvio) per Judy Dench non poteva deludere.
Ma altre perle hanno lasciato il segno in questa Mostra.

Lesbico è il rapporto d’amore fra le attrici Emma Dante e Alba Rohrwacher in “Via Castellana Bandiera” diretto dalla stessa Dante: due donne intrappolate in macchine in un vicolo di Palermo, dove l’immobilità imposta alla loro automobile da quella di una donna all’antica e testarda, che viaggia nella corsia opposta, diventerà l’espediente per dare vita ad un duello e ad una panoramica sulle dinamiche familiari e sociali di una Sicilia (e di un’Italia) da svecchiare. Da una gran prova di sè il nonpiùcosìgiovane Daniel Radcliffe (sì, Harry Potter, sì) che in “Kill Your Darlings” di John Krokidas veste i panni di Allen Ginsberg, scrittore che era oltre l’essere gay. Ha fatto molto discutere “Gerontophilia” di Bruce LaBruce che racconta l’attrazione sessuale di un ventenne nei confronti degli uomini anziani. Si parla di amore fra due uomini nascosto alla famiglia di uno dei due in “Tom à la ferme” del canadese Xavier Dolan. Oltre a titoli quali “L’armée du salut” di Abdellah Taia, ambientato a Casablanca dove il protagonista trascorre le giornate in casa, vivendo con il padre un rapporto conflittuale ed incontrando in strada uomini per occasionali rapporti sessuali, “Eastern Boys” di Robin Campillo e “Tres bodas de mas” di Javier Ruiz Caldera, dove uno dei tanti fidanzati della protagonista diventa transessuale. Racconta l’amore omosessuale tra due donne, represso e nascosto, anche una delle tante storie dai tetti in “Les terrasses” di Merzak Allouache. Presentato al festival anche “Julia” di J. Jackie Baier, documentario queer realizzato dalla fotografa e film maker che per 10 anni ha seguito la vita della transex Julia K.

A chiudere l’evento “Il Rosa Nudo”, film di Giovanni Coda ispirato alla vita dello scrittore francese Pierre Seel (che fu uno dei testimoni della deportazione omosessuale da parte del nazismo e a soli 17 anni, deportato lui stesso nel campo di Schimerck, fu costretto tragicamente ad assistere alla morte del suo compagno). Questa pellicola sarà la prima della nuova trilogia del regista, a cui seguiranno “La Donna di Carta”, un film contro la violenza delle donne, e “It Gets Better”, racconto ispirato alla storia di Jamey Rodemeyer, adolescente omosessuale americano suicidatosi dopo aver denunciato su Youtube atti di bullismo.


Densa di storie importanti questa mostra.
E di film da ricordare. O almeno da vedere. No?


lunedì 2 settembre 2013

CHI BEN COMINCIA ...

... è a metà dell'opera, dicevano le nonne. E qualche insegnante vecchio stile.
Però, come negare che sia vero? Non si può.
E se il rientro di Meladailabrianza dalle ferie è così proficuo, come non sperare in una stagione invernale promettente? Ma basta domande. Servono certezze. 
Sempre se ce ne sono e se vogliamo darvene.

Ecco che Meladailabrianza torna dall'estate: n
on abbronzata, nemmeno un po', non riposata, nemmeno per scherzo, non dimagrita, nemmeno per niente. Ma la Brianza è così.

Però è tornata. E questo è quello che conta.

Meladailabrianza ha fatto capolino nel caldo della Brianza già giovedì scorso a Villasanta, ospite della Festa Democratica 2013, dove una ancorapiùlanciatadiprima Viviana ha sostenuto un vivace dibattito sull'omofobia, nelle scuole e fuori, sull'omogenitorialità, sull'estensione della legge Mancino, sui registri civili e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una chiacchierata su temi caldi e cari a Meladailabrianza in un clima di confronto e condivisione che ha fatto nascere nuove conoscenze e nuovi spunti, che sono poi la forza e il motore del mondo. E della Brianza.

E dopo aver tanto parlato quel giovedì sera (oooh se si è parlato), si torna a ballare. 
Da giovedì a domenica si terrà la Festa dei Giovani della CGIL di Monza e Brianza e di venerdì ci si piazza una freschissima MeladailaViviana, che in orario aperitivo (che poi è il suo preferito) torna alla sua consolle in occasione del centoventesimo anniversario della Camera del Lavoro di Monza. 

Dopodiché nessuno può dire cosa ha in serbo Meladailabrianza per l'inverno.
E chi dice di saperlo mente. Perchè nemmeno noi lo sappiamo (o forse no).
"Certo sono più sapiente io di quest'uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo". 
La supercazzola socratica ci sta sempre bene per confondere. 
L'unica certezza è che ci siamo, siamo sempre qui. E non ce ne andremo.

STAY TUNED


domenica 11 agosto 2013

CINQUE LETTERE

Le cinque lettere più belle dell'estate.

Non sono TI AMO.
Non sono SCUSA.

Potrebbero essere FLIRT.
Potrebbero essere BIRRA.

Ma tutto si riassume in FERIE.

Ebbene sì, le meritate, sudate e agognate ferie sono arrivate anche quest'anno. E mentre ci si gustano i primi giorni senza sveglia e senza impegni, quasi quasi ci si comincia già ad annoiare. O forse no.
Questo sarebbe il momento in cui consigliare libri da portare in spiaggia, musica da ascoltare in campeggio o ricette per risolvere le cene con gli amici. Ma invece no.

Leggete quello che vi pare. Leggere fa bene allo spirito.
Ascoltate la musica che di va felici. Ballare e cantare fanno ringiovanire.
Mangiate tutto quello che vi va. Il cibo è una cosa meravigliosa.

Meladailabrianza probabilmente finirà il libro di Palahniuk che ormai ha sul comodino da troppo tempo. Ascolterà la musica più tamarra della stagione per riproporvela al rientro. E griglierà: o sì che griglierà.

E con questi brevi ma fondamentali suggerimenti, ci si saluta qui. 
Per rivedersi a settembre. Con il cervello già in fumo e mille cose da organizzare.

Il riposo degli eroi prima della battaglia.


SEE YOU SOON.